Regolare il pH dell’acqua dei trattamenti fogliari con agrofarmaci

BREAKDOWN PH

Regolare il pH dell’acqua dei trattamenti fogliari delle soluzioni spray è un fattore fondamentale.

Solitamente le acque di falda e le acque superficiali, utilizzate per le miscele dei trattamenti sulle colture agricole, hanno valori di ph che variano da 7,5 a 8,5.

Generalmente molti agrofarmaci, erbicidi e concimi fogliari richiedono un pH della miscela tra 5,5-6,5

In particolare i prodotti a base di Bacillus, alcune sulfoniluree, molti fungicidi citotropici e sistemici, alcuni consorzi bioti.

BreakDownPH

BREAKDOWN PH è un formulato studiato da GeoaAgro Italia per migliorare l’efficacia dei trattamenti antiparassitari, diserbanti, fitoregolatori e concimi fogliari.

BREAKDOWN PH svolge diverse funzioni:
– Regolare il PH dell’acqua utilizzata nella preparazione delle miscele, permettendo una migliore solubilizzazione dei formulati e migliorandone la veicolazione e l’adesività.
– Svolge un azione tensioattiva: abbassa la tensione superficiale negli organi verdi della pianta, favorendo la penetrazione della soluzione.
– Può essere impiegato inoltre per il lavaggio degli impianti di fertirrigazione.

BREAKDOWN PH contiene un indicatore di viraggio che fa variare il colore dell’acqua a seconda del pH raggiunto, dal giallo (pH>7) al rosa (pH 3).

BlackHeart Acide Estratti Umici da Leonardite

BLACKHEART ACIDE

BLACKHEART ACIDE Estratti Umici da Leonardite

IL CUORE NERO DELLA TERRA
A base di Leonardite estratta dai sedimenti grezzi del Canada e del Nord Dakota.
Sostanza organica fossile formatasi nel corso di centinaia di milioni di anni
come conseguenza dell’umificazione naturale di ampie foreste.
La leonardite è in grado di migliorare le condizioni generali del terreno,
soprattutto quelli sfruttati, grazie alla presenza di importanti composti
di carbonio organico, di acidi umici e fulvici che favoriscono la formazione di complessi colloidali.

BLACKHEART ACIDE SL e BLACKHEART ACIDE WDG
sono estratti con un particolare metodo di estrazione con acqua acidula, che conserva
inalterati tutti i principi attivi della Leonardite.
Prodotti unici con caratteristiche particolari:
– pH acido e basso peso molecolare
– massima concentrazione di Acidi umici e Fulvici
– azione chelante dei microelementi
– detossificazione dei metalli pesanti
– attività sulla salinità del suolo
Il pH acido della gamma BLACKHEART è indicato per l’associazione con inoculi
di funghi micorrizici.

Biostimolanti

SeaFoliar

BIOSTIMOLANTI è una parola utilizzata da Zhang e Schmidt della Virginia Polytechnic Institute and State University nel 1997 per indicare sostanze che somministrate in piccoole quantità alle piante, sono capaci di promuoverne la crescita.

I prodotti di cui parlavano era acidi umici e estratti di alghe per le loro azioni ormonali.

Nel 2007 Kauffman et al. ha definito i biostimolanti come: “materie diverse dai fertilizzanti che promuovono la crescita della pianta con applicazioni di bassa dosaggi”.

Successivamente i biostimolanti sono stati classificati in 3 gruppi:

  • acidi umici
  • prodotti a base di ormoni
  • amminoacidi

EBIC European Biostimulant Industry Council nel 2013 ha dato la seguete definizione:

“I biostimolanti sono sostanze e/o microrganismi che applicati alla pianta o alla rizosfera stimolano i processi naturali che migliorano l’efficienza d’assorbimento e d’assimilazione dei nutrienti, la tolleranza a stress abiotici e la qualità del prodotto. I biostimolanti non hanno effetti diretti su parassiti e patogeni e quindi non rientrano nella categoria dei pesticidi”.

biostimolante

biostimolante

Cosa sono le micorrize

Il termine micorriza  deriva dal greco mykos: fungo, e rhiza: radice.

Le micorrize sono un tipo di associazione simbiotica tra un fungo ed una pianta (agricola o forestale), che si sviluppa nell’ambito dell’apparato radicale delle piante, e che si sviluppa, per mezzo delle ife o di strutture più complesse come le rizomorfe, nella rizosfera e nel terreno circostante.

Nella maggior parte dei casi questa simbiosi sono di tipo mutualistico, per cui le piante e le micorrize portano avanti il loro ciclo vitale vivendo a stretto contatto e traendo benefici reciproci, sia di natura nutrizionale che di altro tipo.

Nella maggior parte dei tipi di micorrize gli scambi nutrizionali consistono principalmente nel movimento di carbonio organico dalla pianta verso il fungo e, nel verso opposto, di elementi nutritivi (come P, N, Zn e Cu), in forma organica o inorganica, verso la pianta.

La funzionalità delle associazioni simbiotiche delle micorrize dipende dunque:

  • dal trasferimento, nella maggior parte dei tipi micorrizici, di C organico derivato dalla fotosintesi dalla pianta alle varie strutture fungine (micelio, spore e corpi fruttiferi in via di sviluppo);
  • dalla capacità dei simbionti fungini di captare le sostanze nutrienti disponibili in forma inorganica e/o organica nel terreno e di cederle alla pianta attraverso una o più interfacce simbiotiche.

Il micelio che si diparte dalle radici colonizzate svolge un ruolo chiave nell’assorbimento dell’acqua e degli elementi nutritivi da parte delle piante, proliferando in particolare nelle zone più ricche di sostanze e competendo efficacemente con altri microrganismi del terreno.

La continua ricerca dei nutrienti da parte del fungo porta ad un aumento della superficie complessiva del sistema radicale della pianta e del volume di suolo esplorato, fatto che porta ad un generale aumento della competitività di queste piante nei sistemi naturali.

È da rilevare, infine, che in certe situazioni le piante non rispondono alla colonizzazione tramite aumento dello sviluppo o miglioramento dello stato nutrizionale – come avviene nella maggior parte dei casi –, ma con la variazione di altri parametri legati più in generale alla fitness. In questi casi vi possono quindi essere altre, meno evidenti, basi per il beneficio, quali ad esempio il controllo degli agenti patogeni e la sottrazione di metalli tossici dal suolo.

L’importanza delle micorrize non si riduce soltanto all’assorbimento di acqua e degli elementi nutritivi dal terreno. Le piante micorrizate si presentano spesso più competitive e più tolleranti nei confronti degli stress ambientali rispetto alle piante non micorrizate, anche per ragioni legate a:

  • acquisizione di elementi nutritivi presenti in forme normalmente non disponibili per le piante (ad esempio N nei composti organici);
  • capacità di abbattere la presenza di composti fenolici e metalli tossici nel suolo;
  • protezione dagli stress idrici;
  • protezione nei confronti di funghi parassiti e nematodi;
  • benefici non nutrizionali dovuti, ad esempio, alla produzione di fitormoni;
  • accumulo di elementi nutritivi;
  • costituzione di reti nutrizionali;
  • supporto per i semenzali fornito dalle reti di ife nel terreno;
  • trasferimento di nutrienti dalle piante ormai morte a quelle vive.

A livello di ecosistema, tutto questo si traduce in un’importante influenza:

  • sui cicli dei elementi nutritivi;
  • sulle popolazioni microbiche della rizosfera, tramite modifiche qualitative e quantitative degli essudati radicali;
  • sulla struttura del suolo, che viene migliorata;
  • sulle successioni primarie e secondarie delle specie vegetali.

Gli inoculi di funghi micorrizici realizzati da Geoagro Italia:

MycoHeart Tablet è un inoculo di funghi micorrizici in formulazione pastiglia da applicare al momento del trapianto delle piante ortive o arboree.

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